18 Feb Ehy Frank!
– Ehi Frank!
– Dimmi
– Sei sveglio, Frank?
– …se ti ho risposto.
– Ah, giusto, giusto. Senti Frank, volevo chiederti una cosa.
– Dimmi.
– Frank, ma non senti puzza di piscio?
– C’è sempre puzza di piscio, qui.
– Ah, giusto, giusto Frank.
– Sai che non c’è bisogno che ripeti il mio nome ogni volta, sì?
– Hai ragione, Frank. Solo che…
– Mi hai svegliato alle 3 del mattino per chiedermi se c’era puzza di piscio?
– No, Frank. Ah, scusa Fra… no. Volevo chiederti una cosa… ma come fai a sapere che sono le tre del mattino, Frank?
– Lo sento.
– Lo senti, Frank?
– Cazzo piantala.
– Scusa Fr… lo senti?
– Sì lo sento.
– E lo senti sempre? Che ore sono, dico.
– No, solo quando mi sveglio in piena notte.
– Ah… ma mi hai detto che eri sveglio.
– Lascia perdere.
– Ok.
– Che cazzo vuoi?
– Volevo chiederti una cosa. E non c’entra con la puzza di piscio. Però la senti, vero?
– Come sempre.
– Bene.
– Bene. Quindi?
– …oggi è il mio compleanno. Volevo chiederti un regalo.
– Un regalo? Siamo chiusi in questo buco di culo.
– E allora?
– Allora niente. Che regalo?
– Vorrei… un letto con delle sponde in ferro, Frank.
– Un letto con delle sponde in ferro?!
– Un letto con delle sponde in ferro.
– Un letto con delle sponde in ferro, bene. E cosa te ne fai? Quello che hai adesso non ti va bene?
– No.
– Capisco. Perché?
– Perché mi sveglio triste, Frank.
– Cazzo piantala! Vedi qualcun altro qui? Non serve che ripeti il mio nome, so come mi chiamo.
– Ah giusto, giusto Frank. È che mi dà sicurezza… Frank.
– Ti svegli triste… e vuoi un letto con delle sponde in ferro.
– Sì.
– E come sono collegate le due cose, se posso chiedere.
– È per via dei sogni…. Frank.
– Sogni?
– Sì, Frank.
– Cazzo c’entrano i sogni?
– Non riesco a trattenerli. Mi sveglio alla mattina che non me li ricordo più.
– È normale.
– No, non è sempre stato così. Una volta era diverso, dovresti saperlo.
– E il letto cosa c’entra?
– Le sponde.
– Le sponde?
– Sì, le sponde. Le sponde potrebbero aiutarmi a non farli cadere dal lenzuolo.
– Sei serio?
– Sì, Frank. Mi mancano i miei sogni.
– Capisco. E le sponde ti aiuterebbero.
– Sì, Frank. Con questa puzza di piscio i sogni scappano. E al mattino non ci sono più. Con le sponde in ferro mi rimarrebbero addosso, capisci Frank?
– In ferro?
– In ferro, sì.
– In plastica non vanno bene?
– No, in plastica no.
– E perché?
– Perché no. Sai… il pianeta, l’inquinamento.
– Senti…
– Sì, Frank?
– Vaffanculo.
– Sono serio, Frank. È troppo tempo che non riesco a fermare i miei sogni, mi mancano.
– Sai, hai ragione.
– Grazie, Frank.
– Ma smettila di chiamarmi per nome.
– Ah giusto, giusto, Frank… cioè, no Frank…
– …ma dove cazzo lo vado a trovare un letto con le sponde di ferro?
– Non lo so Frank. Mica te lo chiedevo se no.
– Ah giusto.
– Giusto, Frank.
– …comunque ho una cosa per te.
– Davvero?!
– Davvero.
– Un letto con le sponde in ferro?
– No, non è un letto con le sponde in ferro.
– Ah. Cos’è?
– Guardalo
– Un cuscino?
– Non è cuscino.
– A me sembra proprio un cuscino.
– Fidati, non è un cuscino. Sembra, ma è diverso.
– E che cos’è?
– Una maschera.
– Una maschera?
– Una maschera, sì.
– E cosa me ne faccio di una maschera, Frank?
– La indossi, come tutte le maschere.
– E la puzza di piscio sparisce?
– No, non sparisce.
– Serve a ritrovare i sogni?
– Forse, quello dipende da te.
– E cosa me ne faccio allora di una maschera?
– La indossi, così puoi essere te stesso.
– Essere me stesso?
– Sì.
– E in che modo?
– Lo capirai.
– Davvero?
– Davvero.
– Ah giusto,
– Giusto.
– Frank
– Dimmi.
– Ma davvero quando ti svegli senti che ore sono?
– No… ho tirato ad indovinare.
– E la maschera?
– Cosa?
– Posso tenerla?
– È un regalo, devi tenerla. Giusto?
– Giusto.
– E se la indosso posso essere me stesso…
– Esat… giusto.
– Giusto, Frank. E ritrovo i miei sogni?
– Forse.
– Come si mette?
– Come tutte le maschere. Ci appoggi la faccia dentro e tieni premuto per non farla cadere… ecco.
– Così?
– Così.
– E ora?
– Ora dormi.
– E le sponde in ferro?
– Fidati, non è importante.
– Dici?
– Ne sono certo.
– Che ore sono?
– Non lo so, non importa. Dormi.
– E la puzza di piscio?
– Passerà anche quella.
– Con la maschera?
– Più o meno.
– E i sogni?
– Arriveranno.
– Arriveranno?
– Arriveranno.
– Grazie Frank.
– Di nulla, Frank.
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